Perciò io maledico il modo in cui sono fatta

Torno sugli incontri, quelli virtuali soprattutto, con un focus su quelli tra uomo e donna (o qualunque siano le preferenze in fatto di attrazione).
Qualsiasi sia il social in oggetto, un’affinità spesso sconfina nel “ci provo” di uno dei due (o di entrambi). I linguaggi si sono adattati al mezzo, così è un fioccare di like, commenti, cuori, prima in maniera “timida”, che diventa un crescendo, che sfocia quasi sempre in una conversazione privata che chiarisce qualsiasi dubbio sul perché di questo trionfo di interazioni. Dunque può succedere che ci sia corrispondenza di sensi, o magari no.
Vediamola come un diagramma di flusso, qui c’è la la diramazione. Siamo in sintonia, almeno iniziale? Seguirà, possibilmente, un incontro. Non c’è la corrispondenza? Cesseranno i like, le interazioni, si finirà con l’ignorarsi. E non lo so se per orgoglio ferito, ma io posso provare simpatia per una persona, apprezzare quello che scrive o fotografa o che ne so, senza sentire l’esigenza di dare un seguito a questa cosa. Le conseguenti sparizioni mi lasciano con un mezzo sorriso sul viso perché mi fanno pensare: quindi tutto quello che hai apprezzato fino qui è motivato dal fatto che sono portatrice di patata? Quindi per te, come persona, sono trascurabile o peggio dimenticabile?
Tornando al diagramma di flusso, ipotizzando un’evoluzione, le alternative sono: ci si vede, non si prova lo stesso brivido dal vivo, si torna a quanto detto prima sullo sparire e così via, da una delle due parti o da entrambe; si sta bene, si parla, ci si trova piuttosto interessanti. Questa seconda ipotesi porta, prima o dopo – non ci prendiamo in giro – a coucher, per dirlo in francese che fa chic.
E via, nuova biforcazione. Si può decidere di ripetere l’esperienza, più volte e da qui lasciamo che le cose vadano, il rapporto prende le forme di una relazione tradizionale e tutto quello che viene dopo esula un po’ dal discorso che sto facendo. Invece succede anche che puff, ottenuto lo scambio desiderato, le balle di fieno la fanno da protagoniste nel silenzio del deserto.
Quello che non riesco a capire ed accettare, per come sono fatta io, è questa poca volontà di chiarezza. Questo svanire nel nulla. Ma perché? Perché non si può cercare di spiegare che si voleva solo mettere una tacca in più sul muro e ci basta, invece di seppellire uno scambio più o meno intenso nel silenzio? Nel migliore dei casi si potrebbe anche cercare di trasformare tutto in un’amicizia e, credetemi, potrebbe funzionare, non è impossibile. Continuo a dare delle grandi capocciate al muro per la mia voglia di chiarezza che trova troppo raramente risposta dall’altra parte e sono al punto in cui mi chiedo: mi devo arrendere? O devo continuare a rispettare il modo in cui sono fatta, a costo di risultare una rompipalle? Lo so di esserlo in fondo, quel che non so è se è giusto arginare questo mio aspetto per integrarmi al sistema di like e scambi che si volatilizzano. Che alla fine mi viene in mente un parallelo con il voto di scambio o sull’uso di un rapporto solo fino a che ci fa comodo. E no, non riesco ad abituarmici, per me le persone sono un universo interessante e, a meno che non si arrivi a forti scontri, trovo sia sempre un piacere continuare a conoscerle.

25 thoughts on “Perciò io maledico il modo in cui sono fatta

  1. rodixidor April 19, 2016 at 2:10 pm Reply

    Simpatico il “portatrice di patata” ! Che faccio ? Metto un like o risulterebbe troppo esplicito? 😉

    • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:14 pm Reply

      non tutti i like vengono per nuocere.

      • rodixidor April 19, 2016 at 2:18 pm

        sicura?

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:30 pm

        dovrei preoccuparmi quindi?

      • rodixidor April 19, 2016 at 2:33 pm

        Preoccupazioni vere sono altre ma coerentemente con quanto scrivi stare in allerta

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:37 pm

        tengo la guardia alta per il prossimo like allora 😀

      • rodixidor April 19, 2016 at 2:38 pm

        🙂

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:39 pm

        ops, un like.

      • rodixidor April 19, 2016 at 2:39 pm

        stiamo esagerando in maniera preoccupante 🙂

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:40 pm

        chetiamoci, ro.

      • rodixidor April 19, 2016 at 2:43 pm

        è pur vero che un like tira l’altro, senza tante motivazioni che farsi compagnia

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 2:59 pm

        🙂 e andiamo allora, di like in like senza farci troppe idee strane.

      • rodixidor April 19, 2016 at 3:04 pm

        Spiazzante la tua chiosa. Un sorriso 🙂

      • LaLetteraVi April 19, 2016 at 3:22 pm

        mi piace che lo sia.
        (ma un sorriso è più pericoloso di un like?)

      • rodixidor April 19, 2016 at 3:23 pm

        (la vita è irta di pericoli 🙂 )

  2. pagsy7 April 19, 2016 at 3:41 pm Reply

    Così d’accordo che potrei averlo scritto io questo post! Mi è capitato anche di essere contattata in privato, una sola mail giusto per chiedere se volevo parlare, rispondo si… e poi… puff! Mai più niente! Dico: sei cretino o cosa? Cosa accidenti mi scrivi a fare.

    • LaLetteraVi April 19, 2016 at 3:45 pm Reply

      quello rientra nei casi umani, quelli che mandano la stessa mail/messaggio a un po’ di gente e poi vedono chi risponde prima 😀 mah! ce n’è di gente strana al mondo.

      • pagsy7 April 19, 2016 at 3:48 pm

        ma veramente! :))) Cmq, trovo davvero triste questa mancanza di chiarezza… ma vedo che va per la maggiore e quindi mi convinco che sono io quella che non è “normale”(ammesso che qualcosa sia normale in quest’epoca del piffero)

  3. Claudio Turri April 19, 2016 at 8:57 pm Reply

    Si esiste anche se non si è “social”, e anche di più… Tutte “le persone sono un universo interessante”, ma spesso, per scoprirlo e per andare oltre certi meccanismi, bisogna applicare un filtro. La comunicazione aperta e mediata da un device è l’occasione, per molti, per comportarsi in maniera incontrollata, per banalizzare i rapporti umani, che spesso si creano e si distruggono con la velocità di un click…

    • LaLetteraVi April 20, 2016 at 1:32 pm Reply

      esatto, la banalizzazione dei rapporti è una cosa che mi spaventa. io che non li prendo mai sottogamba, nemmeno se nascono da un click.

  4. Claudio Turri April 20, 2016 at 1:39 pm Reply

    E fai benissimo, hai tutta la mia stima !

  5. Fedifrago ® May 21, 2016 at 10:58 am Reply

    Io sono Asocial, escludendo il blog, però ebbi già modo di scrivere anni or sono su queste strane dinamiche che si sviluppano in rete. Io credo che l’anonimato favorisca l’indifferenza nei confronti dell’altrui sentire, e che aumenti a livello esponenziale l’egocentrismo; così tutto è fatto solo in funzione della propria soddisfazione, che sia un flirt virtuale quanto qualcosa di più reale.
    Per quanto riguarda, invece, la trasposizione materiale di ciò che inizia nel virtuale, ho sempre sostenuto che la chiarezza ed onestà di intenti siano più corrette ma anche più proficue; mi spiego, se voglio solo sesso meglio dichiararlo subito, intanto concedo una possibilità di scelta e poi raccolgo maggiori frutti senza le “difficoltà” di inventare una “storia”.

    • LaLetteraVi May 21, 2016 at 2:22 pm Reply

      Vorrei che fosse sempre così nei rapporti, reali o virtuali che siano: questo sono e questo ho da offrire, e raccogliere le reazioni per quel che viene.

      • Fedifrago ® May 21, 2016 at 2:30 pm

        Se tutti fossimo sempre diretti e chiari, perderemmo molto meno tempo in situazioni sbagliate. Se cerchi una relazione importante e duratura non ti atteggiare a gran seduttore (soprattutto se in realtà non lo sei) così come se cerchi sesso non fingerti un poeta romantico. E vale anche nei rapporti di amicizia.

      • LaLetteraVi May 21, 2016 at 6:46 pm

        Sembrano banalità, invece non è così semplice trovare chi riesce ad avere questa coerenza.

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