Parlavo, con le labbra attaccate al tuo viso, parlavo.
Hai annodato una ciocca dei miei capelli alle tue dita fino a farne un anello d’ebano. “Ti voglio spostare” Hai detto. Spostare, con la t. Volevi spostarmi dal caos della mia vita per mettermi più vicina alla tua. Ho riso mentre le tue pupille erano mari di serietà, quella di chi offre il meglio di sé e non vuole che ci siano dubbi. Ho ritirato le labbra, dal sorriso a una riga dritta, non triste, sincera, diretta: ti ho detto di sì. Ma ho srotolato i miei patti sulle tue guance, un elenco puntato di dita sulla pelle. Dammi sincerità. Dammi presenza. Dammi passione. Dammi calore. Dammi di essere me stessa senza maledirmi e voler scappare da me e da te, cercando gli amori immaturi e i fuochi fatui. Spostami da quello che sono stata finora, dai desideri malsani, da quel non sentirmi mai appagata. Sì, spostami.
senza che la cosa possa causargli l’ernia 🙂
ci manca solo quello 🙂
ma che bella proposta!!!
lo sarebbe, sì.
Non male come idea.
Buon pomeriggio domenicale.
Quarc
a questo punto dovrei augurarti buona settimana e dirti grazie.
ecco …gli amori immaturi è meglio smettere di cercarli, tanto non portano a nulla
sono ormai abbastanza persuasa, spero che ciò che sta succedendo ora porti a qualcosa, malgrado il mio non credere mai a nulla.
Vi cara, quando il gioco è rischioso, meglio spostare che altro.
Le lettere sono fondamentali, per ogni cosa.
Bacio bello 🙂